la Semantica dell'Interiezione
⇨ l'Interpretazione dell'Interiezione
testo - pag.1
PINOCCHIO
Difatti il carro era già tutto pieno di ragazzetti fra gli otto e i dodici anni, ammonticchiati gli uni sugli altri, come tante acciughe nella salamoia. Stavano male, stavano pigiati, non potevano quasi respirare: ma nessuno diceva ohi!, nessuno si lamentava. La consolazione di sapere che fra poche ore sarebbero giunti in un paese, dove non c'erano né libri, né scuole, né maestri, li rendeva così contenti e rassegnati, che non sentivano né i disagi, né gli strapazzi, né la fame, né la sete, né il sonno.
Povero Merlo, non l'avesse mai detto! Il Gatto, spiccando un gran salto, gli si avventò addosso, e senza dargli nemmeno il tempo di dire ohi se lo mangiò in un boccone, con le penne e tutto.
- Ah! furfante! Dunque i denari te li sei nascosti sotto la lingua? Sputali subito!
E Pinocchio duro!
- Ah! tu fai il sordo? Aspetta un poco che penseremo noi a farteli sputare!
– Non lo so, babbo, ma credetelo che è stata una nottata d'inferno e me ne ricorderò fin che campo. Tonava, balenava e io avevo una gran fame e allora il Grillo-parlante mi disse: «Ti sta bene; sei stato cattivo, e te lo meriti», e io gli dissi: «Bada, Grillo!...», e lui mi disse: «Tu sei un burattino e hai la testa di legno» e io gli tirai un martello di legno, e lui morì ma la colpa fu sua, perché io non volevo ammazzarlo, prova ne sia che messi un tegamino sulla brace accesa del caldano, ma il pulcino scappò fuori e disse: «Arrivedella... e tanti saluti a casa» e la fame cresceva sempre, motivo per cui quel vecchino col berretto da notte, affacciandosi alla finestra mi disse: «Fatti sotto e para il cappello» e io con quella catinellata d'acqua sul capo, perché il chiedere un po' di pane non è vergogna, non è vero? me ne tornai subito a casa, e perché avevo sempre una gran fame, messi i piedi sul caldano per rasciugarmi, e voi siete tornato, e me li sono trovati bruciati, e intanto la fame l'ho sempre e i piedi non li ho più! Ih!... ih!... ih!... ih!...
(adattamento da "Le avventure di Pinocchio" di C. Collodi)
(proff. Galeotti e Vecchi)
lessico - pag.1
ammonticchiati = ammassati
acciughe in salamoia = piccolo pesce azzurro, chiamato anche alice, diffuso in tutto il Mediterraneo, conservato in acqua e sale e molto saporito
strapazzi = fatiche
gli si avventò addosso = gli si buttò addosso
furfante = delinquente, imbroglione
Tonava, balenava = c'erano tuoni e fulmini (baleno è il lampo di luce breve ma molto intensa che accompagna il fulmine; il termine può essere anche usato come sinonimo di fulmine)
messi = misi, appoggiai
caldano = braciere
para il cappello = prepara il cappello
(proff. Galeotti e Vecchi)
guida - pag.1
Nelle pagine "Testo" della sezione INTERIEZIONE trovi alcuni brani presi da uno dei romanzi di letteratura per ragazzi più famosi al mondo: "Le avventure di Pinocchio" di Carlo Collodi, pseudonimo di Carlo Lorenzini
Sulla lingua
- cerca le espressioni tipiche del toscano che trovi nel romanzo e confrontale con quelle di altri dialetti o dell'italiano (babbo invece di papà)
- cerca le parole (nomi, verbi, aggettivi) o le espressioni e i modi di dire che non sono più usati o che lo sono poco, perché caduti in disuso e a volte usciti addirittura dal vocabolario corrente, per dare spazio ad espressioni più nuove
- trova i modi di dire, tutt'ora in uso, nati dal romanzo (es.: quelli mi sembrano il gatto e la volpe per indicare un duo di imbroglioni)
- un altro grande scrittore italiano, quasi contemporaneo a Collodi, ha usato il toscano per scrivere il suo romanzo e ha definito il lavoro di revisione linguistica del proprio libro "Risciacquo dei panni in Arno". Sai di quale autore si tratta e di quale opera?
Sulla struttura
- Pinocchio è considerato una storia fantastica, una storia umoristica, ma anche una favola; trova gli elementi caratteristici di ciascun tipo di testo e confrontali
- puoi cercare il significato pedagogico del libro, ossia capire quale insegnamento morale voleva trasmettere l'autore quando lo ha pubblicato nel lontano 1881 (in volume nel 1883)
- puoi discutere con i tuoi compagni sulla validità attuale della morale contenuta nel libro
Sul contenuto
Pinocchio è la storia di un percorso di crescita del protagonista, da burattino a bambino, una sorta di romanzo di formazione
- puoi discutere coi tuoi compagni della difficoltà del crescere
- puoi confrontare questo libro con altri romanzi di formazione via via più moderni come "Il giovane Holden" (J. D. Salinger, 1951) o "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" (Enrico Brizzi, 1994)
(proff. Galeotti e Vecchi)
teoria - pag.1
Prendi in esame le interiezioni proprie e considera quali sono i principali significati attribuiti ad ognuna di esse:
Ah la usi in contesti diversi per indicare vari sentimenti: rimprovero, desiderio, rabbia, o sorpresa. - Ah, che bello!
Eh è una delle interiezione col maggior numero di significati; la usi per esortare il tuo interlocutore a prendere posizione - Sei d'accordo, eh?, o a rispiegare quanto ha appena detto: - Eh? Come hai detto?
Ih la usi per indicare sorpresa, repulsione e a volte orrore. - Ih, quante storie!
Oh di solito ti serve per esprimere gioia e ammirazione. - Oh, ma non dovevi disturbati! Se lo ripeti "Oh, oh" esprime paura per qualcosa che hai fatto. - Oh, oh, è arrivata la mamma! Ora siamo nei guai!
Boh questa esclamazione la trovi nell'italiano colloquiale, e significa "non lo so" - Chi ha scritto la Divina Commedia? - Boh!!! oppure esprime un rifiuto a prendere posizione. - Boh, non saprei quale scegliere!
To' (scritto anche toh) altra espressione tipica dell'italiano colloquiale, significa "tieni" e la usi per invitare qualcuno a prendere qualcosa o a prenderne conoscenza - To', metti a posto le tue cose!; la puoi usare inoltre per esprimere la tua sorpresa - Toh, chi non muore si rivede!
Neh, molto usato nell'italiano settentrionale, ti serve per indicare che stai attendendo una conferma (neh = nevvero) - Tu vieni con me dal Preside, neh!
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.1
ESERCIZIO 1
Indica quale significato assumono le interiezioni nel contesto delle frasi seguenti:
- Ah, se ti avessi dato retta!
- Ih, che sciocco!
- Oh, che bella sorpresa!
- Ah, che pace questo luogo!
- Ehi, dico a te! Torna indietro e ascoltami.
- Oh, come vorrei incontrarla un'altra volta!
- Eh, va bene, sarà per la prossima volta!
- Eh, sapessi ...
- Bada, neh!
- Boh, io non so niente!
(proff. Galeotti e Vecchi)